Aprire un’attività di vendita o somministrazione di alimenti e bevande
Quali sono i vari passaggi burocratici per aprire un esercizio che commercia o somministra al consumatore finale alimenti e bevande? Ecco la guida per le nuove aperture.
Innanzitutto distinguiamo la differenza tra somministrazione e commercio:
- La somministrazione al pubblico di alimenti e bevande è una forma di commercio al dettaglio di alimenti e di bevande, per il consumo di tali prodotti nei locali dell’esercizio, caratterizzata dalla presenza di personale addetto al servizio al tavolo.
- Le attività del commercio si distinguono per la vendita dei prodotti al banco del negozio e la mancanza di un servizio assistito al tavolo.
Esistono molte regole da rispettare per aprire questa tipologia di esercizi e possono variare a seconda dell’attività esercitata, con linee di confine spesso non ben definite. Vediamo insieme le principali pratiche da considerare prima dell’apertura:
- Partita IVA
- Stipula di un contratto di locazione o di acquisto dell’immobile
- Presentazione allo Sportello Unico per le Attività Produttive comunale (SUAP) della SCIA -> leggi anche l’articolo: segnalazione certificata di inizio attività)
- Comunicazione Unica da inviare telematicamente alla Camera di commercio provinciale (CCIAA);
- Iscrizione all’ente INPS (Istituto nazionale della Previdenza Sociale)
- Iscrizione all’INAIL (Istituto nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro)
- Comunicazione all’agenzia delle dogane l’eventuale vendita di alcolici nel locale
- Presso l’agenzia indicata dal Comune si espletano le formalità per avere l’Autorizzazione all’Esposizione dell’Insegna all’esterno
- Alla SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori) si pagano i diritti per la riproduzione della musica nel locale
- Apertura di una casella di posta elettronica certificata (PEC)
Dobbiamo necessariamente rivolgerci ad un commercialista, che vi può fornire una consulenza ed espletare le relative pratiche.
Attestazione dei requisiti soggettivi
Coloro che intendono aprire un’attività di vendita o somministrazione di alimenti e bevande devono prima accertarsi di possedere i requisiti:
- requisiti antimafia (D. Lgs. 159/2011)
- requisiti morali (D.Lgs. 59/2010, T.U.L.P.S. R.D. 773/31) -> per approfondire leggi l’articolo: REQUISITI MORALI
- requisiti professionali (D.Lgs. 59/2010) -> per approfondire: CORSO SAB (ex Rec)
Rientrano nelle attività commerciali anche gli artigiani ma a loro non sono richiesti i requisiti professionali (per approfondire leggi l’articolo: APRIRE UN’ATTIVITÀ ARTIGIANALE DA ASPORTO).
Requisiti strutturali
Quando individuate il locale adatto fata attenzione ai nuovi requisiti urbanistici e strutturali. Qui dobbiamo necessariamente rivolgerci a un consulente esperto (tecnico, architetto, geometra), per verificare che siano rispettati tutti i requisiti.
Norme sulla sicurezza alimentare
Bisogna mettersi subito in regola con le normative sull’igiene degli alimenti e possedere:
- MANUALE HACCP (o piano HACCP)
- CORSO HACCP (ex libretto sanitario)
Norme di sicurezza sui luoghi di lavoro
Dobbiamo metterci in regola con le norme previste per la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro. Ecco i principali adempimenti:
- Documento di valutazione dei rischi
- Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione
- Formazione dei lavoratori
- Formazione Addetto Antincendio
- Formazione Addetto al Primo soccorso
Insomma, come abbiamo visto, i documenti, le attestazioni, le autorizzazioni, … per aprire sono davvero tanti.
Hai difficoltà nel percorso per aprire il tuo locale in Friuli Venezia Giulia?
Contattami senza impegni per una prima consulenza gratuita. Sarò lieto di assisterti.
dott. Carlo Lattanzio
SERVIZI E FORMAZIONE SULLA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI
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- Partita IVA: 02725890301
Ultimo aggiornamento: Dicembre 2021.
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Fonti: Ministero della Salute.